La Bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato dall’abitudine a ingerire abbondanti quantità di cibo in poco tempo seguita da condotte di compensazione atte a prevenire l’aumento di peso come l’induzione del vomito subito dopo l’ingestione di cibo, ma anche è comune l’uso di diuretici, di lassativi, clisteri e la pratica di esercizio fisico. Il comportamento compensatorio più frequente è senza dubbio la pratica del vomito autoindotto che in alcune circostanze e varianti del disturbo alimentare può essere attuato anche quando il soggetto si alimenta correttamente o ingerisce anche piccole quantità di cibo. Un altro comportamento compensatorio è una sequenza di giorni successivi all’abbuffata caratterizzati dalla pratica di una dieta ferrea o completo digiuno per controllare il peso e lenire il senso di colpa ereditato dalle abbuffate precedenti.
Una delle sensazioni più comuni dell’abbuffata è la perdita di controllo che scatena l’ingestione di cibo e la mantiene. In alcuni casi l’abbuffata può anche essere ricercata, quindi per così dire pianificata come meccanismo di gratificazione per i sacrifici attuati per esempio durante la settimana come essere stati bravi a controllare le calorie assunte.
Non è facile individuare una persona bulimica anche perché spesso in normopeso. Inoltre tenderà facilmente a celare la sua condotta alimentare organizzandosi in modo tale che nessuno se ne possa accorgere.
L’abbuffata è soprattutto l’espressione di un’importante difficoltà a gestire i nostri stati emotivi o a volte una pratica per colmare stati d’animo di vuoto. La funzione del cibo ha soprattutto il compito di lenire tali stati percepiti come intensamente dolorosi.